L'ideazione
del presepe sarebbe dovuta, secondo la tradizione, a San Francesco, che
l'avrebbe allestito per primo a Greccio, presso Rieti, per evidenziare
la grande portata della Natività, dando vita ad una rappresentazione il
più possibile realistica della nascita del Messia.
All'inizio, il materiale più utilizzato fu il legno, ma in seguito,
soprattutto per il suo alto costo, tra XVII e XVIII secolo crebbe
l'utilizzo di materiali alternativi, quali stoffa, cera e carta, mentre
per la creazione delle figure si fece ricorso a una sorta di
"manichini".
Nell'Italia meridionale, soprattutto a Napoli, trionfò l'uso della
terracotta, abbinato al ricorso ad occhi di vetro e a parti di legno;
nel Settecento, che può essere considerato il periodo d'oro del
presepe, si fece ricorso all'uso del colore per esaltare l'espressività
delle figure. In Sicilia, invece, si utilizzarono preferibilmente la
cera e la tela gessata.
Nel XX secolo, la diffusione della plastica e dell'elettronica hanno
snaturato il senso del presepe, avendo messo a disposizione una
grandissima quantità di soluzioni, sia tecnologiche che figurative.
(testo
adattato da P. Cottini)