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“Selene ed Endimione”
- (
1850-55)
Olio su cartone
telato, 20x12 ( Collezione Privata)
La mitologia narra che Selene, la Luna, quando scompariva dietro il
monte Latmo, andava ad incontrare il suo amato Endimione, giovane
pastore che dormiva in una grotta un sonno eterno.
Il racconto classico, raffigurato dal “Piccio” con veloci e fluide
pennellate, è interpretato in chiave romantica. Selene non è
rappresentata come una dea, perché il pittore preferisce mettere in
evidenza la delicatezza con cui la fanciulla si avvicina all’amato.
Incantata è l’atmosfera del paesaggio, rischiarato sullo sfondo dalla
grande luna, simbolo della dea.
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“La
morte di Virginia” (1858 circa)
Olio su tela, 34x47
(Bergamo, Coll. Finazzi)
Virginia, eroina di
una leggenda romana, è una ragazza plebea insidiata dal patrizio
Appio Claudio, e uccisa dal padre a tutela del suo onore. Con questa
tela il “Piccio” raggiunge uno dei vertici della sua produzione “romantica”,
con risultati di particolare intensità espressiva. Il tema storico e
passionale è ripreso varie volte dall’artista; qui la descrizione dei
personaggi e degli abiti è abbastanza particolareggiata,
mentre l’ambiente circostante è piuttosto generico. Essenziale
risulta l’uso della luce per sottolineare i punti focali dell’azione,
che dal corpo esanime della donna si alza verso il coltello insanguinato
del padre, conferendo drammaticità all’immagine.
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