Pannello n. 19

1873
Il “Piccio” scompare nel Po 

 

Il 5 luglio 1873 il “Piccio” fu visto per l’ultima volta a Cremona.
Fu ritrovato annegato nel Po, a Coltaro di Sissa Parmense il 9 luglio. Dopo essere stato sepolto nel cimitero adiacente alla chiesa di Coltaro, fu riesumato il 17 luglio per il riconoscimento effettuato dagli amici Francesco Corbari e Francesco Bertarelli.
I suoi resti riposano dal 1874 nel cimitero di Cremona, all’interno della cappella Bertarelli, dove una lapide e’ stata posta a sua imperitura memoria.

 
Atto di morte- estratto dal “libro dei morti” della parrocchia
di Coltaro (Fraz.di Sissa Parmense-Parma-)

Atto di morte

Atto di morte del “Piccio”
Nel Libro delli Morti della Parrocchia di Coltaro, carta 149v, sotto l’anno1873, n. 18, il Prevosto don Ferdinando Bernoldi annota:

“Anno Domini millesimo octingentesimo septuagesimo tertio, die decima prima Julii in hoc coemeterio sepolta sunt, de Iudicis mandato, duo cadavera sexus virili(s) ignoti nominis ac provenientiae, in aquis Padi inventa nudius tertius. Die vero decima septima eiusdem, unum ex his recognitum fuit ab amicis Cremonae degentibus, qui, coram eodem Iudice, ipsum erutum cognoverunt fuisse Ioannem Carnevali pictorem Medionalensem in aquis Padi, die 5 huius, suffocatum fortuite propre Cremonam, annorum sexaginta octo, Catholicum, eorumdem amicum, atq(ue) propterea mihi subscripto mandavit unus ex his, architectus Franciscus Bertarelli Cremonensis, celebrari exequias, quae reipsa celebratae fuerunt die quarta Augusti trigesima ab obitu, cum officio et Missis Sacerdotum totius sodalitatis.”
“Praep(ositus) Ferd(inand)us Bernoldi”

Atto di morte del “Piccio”
Nel Libro delli Morti della Parrocchia di Coltaro, carta 149v, sotto l’anno1873, n. 18, il Prevosto don Ferdinando Bernoldi annota:  

Durante l'anno del Signore millesimo ottocentesimo settantesimo terzo (1873), nel giorno 11 di luglio furono sepolte in questo cimitero, per ordine del giudice, due cadaveri di sesso maschile, ignoti per nome e provenienza, rinvenuti nudi nelle acque del Po tre giorni fa. In verità il giorno 17 del medesimo [mese], uno di questi fu riconosciuto da amici residenti a Cremona, i quali, davanti allo stesso giudice, riconobbero lo stesso riesumato essere Giovanni Carnevali [sic] pittore milanese nelle  acque del Po, il giorno 5 di questo [mese] annegato casualmente vicino a Cremona, di 68 anni, cattolico, amico degli stessi, e per questo a me sottoscritto uno di questi, l'architetto Francesco Bertarelli di Cremona, diede incarico di celebrare le esequie, le quali stesse furono celebrate il 4 agosto, trentesimo dalla morte, con ufficio e messe di sacerdoti di tutta la congregazione.
Prevosto
Fernando Bernoldi

Trascrizione, in latino, dell’atto di morte
di Giovanni Carnovali.

Traduzione, dal latino, dell’atto di morte
di Giovanni Carnovali.

 

Originale della relazione del ritrovamento del cadavere
redatta dal sindaco di Sissa Parmense (Pr) Cirillo Grassi.

Relazione del ritrovamento del cadavere

Relazione del ritrovamento del cadavere del “Piccio”

Il Sindaco di Sissa Parmense, Cirillo Grassi, l’11 luglio 1873, firmava la seguente relazione riguardante uno sconosciuto rinvenuto cadavere in una lanca del Po presso Coltaro:
"L’anno milleottocento settantatre questo giorno undici Luglio nella casa comunale in Sissa, alle ore otto antimeridiane. Il sottoscritto Grassi Cirillo, Sindaco ufficiale dello Stato Civile del Comune di Sissa, Circondario di Borgo San Donnino, Provincia di Parma, avendo ricevuto dall’illustrissimo Sig. Pretore Mondamentale di San Secondo Parmense un processo verbale in data di ieri sullo stato di un cadavere, in conformità di quanto viene esposto nel processo stesso, dò atto in questo registro delle morti che ieri stesso dal detto Sig. Pretore è stata operata visita giudiziaria al cadavere rinvenuto in una lanca del Po presso Coltaro di questo Comune, di un individuo sconosciuto, di sesso maschile, dall’apparente età di anni cinquantacinque ai sessanta, dalla statura di metri uno e centimetri ottanta, completamente ignudo, e solo teneva in capo, legato con una fettuccia sotto il mento, il cocuzzolo di un cappello di paglia a treccie di colore nero e rossiccio. Aveva capelli e barba lunghi e grigi, l’occhio destro castagno, l’altro vuoto, mancante dei denti superiori anteriori. La inoltrata putrefazione non ha permesso di rilevare maggiori connotati del volto. Non aveva alcun segno particolare, di corporatura ordinaria. Portava al dito medio della mano sinistra un anello, pare d’oro, nel cui mezzo evvi una pietra rossiccia portante incisa una testa d’uomo; nel dito mignolo della mano sinistra aveva pure altro anello assomigliante al primo, ma piu’ piccolo, ed altro anello foggiato a cerchietto che pure sembrerebbe d’oro. Esso cadavere non presenta alcun segno di violenza, ma invece tutti i caratteri della morte per asfissia da sommersione. La morte stessa daterebbe da venti a venticinque giorni. Detto processo verbale, munito del mio visto viene unito al volume degli allegati corrispondenti a questo registro. In seguito di che, il presente atto viene da me sottoscritto.

C. Grassi

Al lato una annotazione posteriore informa dell’avvenuta ricognizione del cadavere:
“Con sentenza del Tribunale di Parma 11 ottobre 1873, è ordinata la presente annotazione marginale, notando che la persona sconosciuta, di cui nell’atto contro scritto, apparteneva ad un Carnovali Giovanni detto il Piccio, di professione Pittore, nato il quattro settembre 1804 in Montegrino dalli Battista e Serafina Carnovali, domiciliato a Milano e residente ultimamente a Cremona.”
L’Uffiziale dello Stato Civile,
C. Grassi

Lettera al Sindaco di Montegrino
(G. De Silvestri)

 

 Cremona, 19 luglio 1873

Onorevole sig. Sindaco di Montegrino,

non tarderà molto a ricevere d’ufficio l’Atto di morte di uno dei più distinti figli del Comune da Lei amministrato, affogato nel Po il 5 e rinvenuto il 10  corr. a Coltaro dov’è sepolto.
Esso è Carnovali Giovanni detto Piccio, pittore.

Avendo egli una sorella e nipoti sono a pregarla si voglia interessare di darne loro avviso dell’infausto caso e far loro noto che essi potranno a me rivolgersi, se lo crederanno, per avere conoscenza dei fatti e degli interessi del loro parente, essendo io minutamente di tutto informato.

Li avvertirà inoltre che qui si trovano depositati al sicuro, abiti, alcune biancherie e L. 150, delle quali ve ne saranno circa 20 da prelevarsi per soddisfare alcuni giorni di alloggio all’albergo del Cappello.


Con stima

Francesco Corbari

Trascrizione della relazione
del ritrovamento del cadavere redatta dal
sindaco di Sissa Parmense (Pr)
Cirillo Grassi.

Lettera al Sindaco di
Montegrino, Giuseppe De Silvestri, per avvisare i parenti del Carnovali della morte del loro congiunto.

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