Pannello n. 9

Dal 1830……..
Il ”Piccio” a Milano

 

All’inizio degli anni trenta il “Piccio” apre uno studio a Milano, in via s. Primo 4, dove già operavano altri pittori. Per questo, il cortile del palazzo fu soprannominato il “poulee”.
Partecipa alla mostra braidense del 1838, esegue numerosi ritratti per personaggi importanti e, amante della musica, frequenta cantanti famosi come Ignazio Marini, Maria Malibran, Gaetano Donizetti ed altri.

 

Cortile dell'Accademia di Brera a Milano
Veduta dell’Accademia di Brera

Conte Guglielmo Lochis
“Ritratto del conte Guglielmo Lochis” (1835) Olio su tela, 49x42 ( Bergamo – Pinacoteca dell’Accademia Carrara)

Il conte, colto e facoltoso committente di opere d’arte, di idee conservatrici fu uomo di fiducia del Governo Austriaco nel 1848. Il “ Piccio” lo ritrae elegante e raffinato, in un dipinto ben rifinito. Gli occhi chiari e brillanti sono tuttavia duri e freddi. Il contrasto dei colori vivaci con il nero del cappotto, del collare e della parte inferiore del cappello conferiscono alla figura un aspetto un poco lugubre. Ciò è dovuto alla scelta del “Piccio”di interpretare l’indole del Conte per il quale nutriva più soggezione che affinità. Il ritratto partecipò all’esposizione allestita presso l’Accademia di Brera nel 1838 e ottenne grande successo di critica.

Palazzo di Via San Primo a Milano
Palazzo di via San Primo

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