Veduta dell’Accademia di Brera
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“Ritratto
del conte Guglielmo Lochis” (1835) Olio su tela, 49x42 ( Bergamo
– Pinacoteca dell’Accademia Carrara)
Il conte, colto e
facoltoso committente di opere d’arte, di idee conservatrici fu uomo
di fiducia del Governo Austriaco nel 1848. Il “ Piccio” lo ritrae
elegante e raffinato, in un dipinto ben rifinito. Gli occhi chiari e
brillanti sono tuttavia duri e freddi. Il contrasto dei colori vivaci
con il nero del cappotto, del collare e della parte inferiore del
cappello conferiscono alla figura un aspetto un poco lugubre. Ciò è
dovuto alla scelta del “Piccio”di interpretare l’indole del Conte
per il quale nutriva più soggezione che affinità. Il ritratto
partecipò all’esposizione allestita presso l’Accademia di Brera nel
1838 e ottenne grande successo di critica.
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