Pannello n. 3

1815 - 1828
Dall'Accademia Carrara alla "Educazione della Vergine"

 

Dopo gli studi presso l’Accademia Carrara di Bergamo, il “Piccio” si sposta in varie località lombarde. E’ rinchiuso nel carcere di Morbegno (Sondrio) per alcuni giorni, essendo stato trovato errabondo, senza documenti. Nel 1826 esegue per la parrocchiale di Almenno San Bartolomeo (Bg) il suo primo importante lavoro per una chiesa.

 


“Compianto su Cristo morto” - matita su carta (680x860) firmato e datato 1819 (Collezione Finazzi) Disegno eseguito durante gli studi presso l’Accademia Carrara

Compianto su Cristo morto (matita su carta)

 

Lettera del Piccio, dal carcere di Morbegno, all'amico Pagnocelli
Lettera autografa del “Piccio”, scritta all’amico Ing. Pagnoncelli dal carcere di Morbegno (1828)

Trascrizione della lettera autografa del “Piccio” all’amico Ing. Pagnoncelli.

Carissimo Amico e Maestro
Ti saluto dandoti una bellissima nuova che ti farà forsi ridere, chè andando io a spasso a godere le amene vedute, arrivai il giorno 17 maggio ad un paese della Valtellina, detto Morbegno, nel quale trovatomi gli Gendarmi privo delle carte di sicurezza, mi anno arestato bravamente, e mi anno condotto in prigione, nella quale è già quattro o cinque giorni che vi dimoro, e non sò ancora quando potrò uscirmene. E’ bella?
Salutami tutta la tua buona Famiglia addio.
Li 22 maggio 1828 dalle carceri di Morbegno
L’amico G. C. Piccio
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Copia dell’unica lettera, per quanto si conosca, scritta dal Piccio, all’ing. Pietro Pagnoncelli di Scanzorosciate (BG) dal carcere di Morbegno, che documenta un incidente caratteristico del suo modo di vivere, un po’fuori dalle regole. Da Morbegno il Piccio fu poi portato a Bergamo sopra un carro e posto in libertà.

1820 - Autoritratto
Autoritratto giovanile
– matita su carta (1820) 355x250 (Bergamo Collezione  privata)

 

“Educazione della Vergine” (1826) – olio su tela 205x140
Quadro eseguito per la Chiesa di Almenno S. Bartolomeo (Bg.).


S. Anna, l’anziana Madre, è ritratta mentre spiega le Sacre Scritture a Maria Bambina, che la ascolta attenta, col suo viso dolce e soave. S. Gioacchino è appoggiato al tavolo, alle loro spalle. La composizione a “piramide” è mossa dai gesti dei personaggi e culmina nella mano del Santo che indica i Comandamenti. L’insieme è reso meno “accademico” dalla bella apertura sul paesaggio dietro le colonne, che richiama la scuola lombarda del Luini. Quest’opera evidenzia già un elemento determinante nel futuro orientamento del pittore, e cioè la sua sensibilità a cogliere gli aspetti umani più intimi.

"Educazione della Vergine" olio su tela

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