Lettera
autografa del “Piccio”,
scritta all’amico Ing. Pagnoncelli dal carcere di Morbegno (1828)
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Trascrizione
della lettera autografa del “Piccio” all’amico Ing. Pagnoncelli.
Carissimo Amico e
Maestro
Ti saluto dandoti una bellissima nuova che ti farà forsi
ridere, chè andando io a spasso a godere le amene vedute, arrivai il
giorno 17 maggio ad un paese della Valtellina, detto Morbegno, nel quale
trovatomi gli Gendarmi privo delle carte di sicurezza, mi anno arestato
bravamente, e mi anno condotto in prigione, nella quale è già quattro o
cinque giorni che vi dimoro, e non sò ancora quando
potrò uscirmene. E’ bella?
Salutami tutta la tua buona Famiglia addio.
Li
22 maggio 1828 dalle carceri di Morbegno
L’amico
G. C. Piccio
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Copia
dell’unica lettera, per quanto si conosca, scritta dal Piccio,
all’ing. Pietro Pagnoncelli di Scanzorosciate (BG) dal carcere di
Morbegno, che documenta un incidente caratteristico del suo modo di
vivere, un po’fuori dalle regole. Da Morbegno il Piccio fu poi portato a
Bergamo sopra un carro e posto in libertà. |
Autoritratto giovanile – matita su carta (1820) 355x250 (Bergamo
Collezione
privata)
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